venerdì 15 giugno 2018

giugno 15, 2018 - , No comments

Voragine


 ... E' come cadere nel vuoto, 
con la consapevolezza di non aver sotto di sé 
nessun fondo su cui poter finalmente 
spegnersi in un tonfo sordo ...



[...]
Qualcosa di nostro forse resterà
 Qualcosa che toglie ossigeno dall'aria
 Vorrei che prima di arrenderci
 Ci fosse ancora un battito
E il tempo di guardarci andare
 Qualcosa di questo fuoco resterà
La cosa che toglie ossigeno dall'aria
 Vorrei tornare a riprenderti
ma siamo solo un battito
 Un viaggio che sta per finire



Come una voragine si è aperta qui
Tra la dolcezza e la serenità
E non si può comprendere
Come una vertigine ti abbraccerà
Quando ormai credi che sei troppo in là
Fuori da qui
[...]

(Samuel - Qualcosa)


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mercoledì 6 giugno 2018

Oblio


La notte si è estinta dietro il bisogno di tornare a casa ormai alle prime luci dell'alba, con la sola necessità di chiudersi nel proprio appartamento e affossare il viso tra i cuscini.

Pensare fa male.
Logora l'animo e inquina la mente. 
Il cuore è l'unico esente da questo tripudio di sensazioni, perso per la sua strada, senza la benché minima volontà di ritrovare sé stesso. 

L'ennesimo flaconcino, ormai vuoto, rotola a terra giù dalle coperte, smosse dal movimento leggero delle proprie gambe. Il dolore la assilla. Si irradia dalla spalla e si estende verso il resto del corpo in un penetrante fastidio che la mente non riesce ad isolare, cronicizzandolo. 
Ma forse non è la spalla a far così male stavolta. E' lo scorrere dei giorni. E' l'inevitabile desiderio che tutto prenda una piega diversa pur essendo indipendente dalle sue decisioni, così come dai suoi desideri. 

E' uno specchio di sangue destinato ad incrinarsi e crollare in mille pezzi. 
Lo sa lei. Lo sa anche lui.

Ma nulla cambia. La volontà di prendere un respiro sembra divenuta quasi un'esigenza per sottrarsi a quel mondo sovraccarico di dubbi. Si è dedicata una birra in un pub vicino al Walt Whitman Bridge, in compagnia di qualcuno che, seppur per poco tempo, si è rivelato una figura interessante. Insolita, forse... Ma pur sempre interessante. 
Si ostina a rigirarsi tra le coperte umide di un sudore che l'ha vista agitarsi in un sonno distante.Risuonano in testa parole su parole. 

Quale folle pensiero potrebbe lusingare una preda nel sapersi nelle mire di un predatore?


Quello che apparterrebbe ad una preda poco saggia di certo ... o ad un animale che ha modo di vedere le cose con diverse prospettive. 


Sono quelle diverse prospettive a dare probabilmente a quell'animale una chance di vita. Una vita segnata di istinto e violenza.


Istinto e Violenza. L'accoppiata perfetta per distruggere sé stessi. 
Un sorriso nasce spontaneo sulle labbra, spingendola ad allungarsi in direzione del comodino su cui è stato lasciato il telefono. Lo prende e scrive un messaggio. Un messaggio ben preciso. Sa che lui capirà e le chiederà di vedersi. 

E' il momento di cambiare.